Laureato in Farmacia nel 1972 presso l’Università di Modena con una tesi di Microchimica, diviene poi consulente tecnico di Biosa SpA, Milano, azienda operante nel settore cardiochirurgia, cardiologia ed emodialisi.

Dal 1985 è consulente del laboratorio di Biomateriali dell’Università di Modena. Nella decade 1985-1995 è consulente scientifico di Angiocor – Lille (Francia) per lo sviluppo di filtri per vena cava. Nel periodo 1997-1999 diviene Direttore scientifico del progetto Biosa per lo sviluppo di una valvola cardiaca di pericardio bovino. Nel periodo 1996-2003 consulente scientifico di ALN – Bormes les Mimosas (Francia) per lo sviluppo di un filtro per vena cava estraibile.

Dal 2001 è consulente per il progetto Europeo “Nanopathology”. Nel 2003 è consulente scientifico del Progetto Mondiale per l’applicazione ultrafase alle tecniche di elettrocardiografia.

Dal 2004 è consulente di Avigolfe, l’associazione dei reduci francesi dalle guerre del Golfo e dei Balcani. Dal 2004 sono incaricati dall’ente scientifico americano FASE di studiare un metodo di detossificazione per i 400.000 soggetti ammalatisi di nanopatologie, a seguito del crollo delle Torri Gemelle di New York (11 settembre 2001).

Dal marzo 2004 Stefano Montanari è direttore scientifico del laboratorio Nanodiagnostics di Modena.

Dal 5 ottobre 2004, insieme alla dott.ssa Antonietta Gatti, è consulente della Foundation for Advancement of Science and Education di Los Angeles per i problemi sanitari legati alle nanopatologie dei sopravvissuti al crollo delle Torri Gemelle di New York.

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