La scuola che non c’è

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Descrizione

Nel mondo di Saibanti, Hafner, Antonio, Carlo – dove la creatività di Andrea Bortolotti ci invita a entrare e sostare per il tempo di una lettura onirica, visionaria, a tratti amaramente comica, in altri momenti tragica – la scuola è al centro di uno scenario distopico e violento.
Sotto le vesti di una narrazione fantastica si nasconde, in realtà, un racconto pedagogico.[…]
L’Autore si chiede e ci chiede se la scuola e l’educazione siano inevitabilmente destinate a essere dispositivi sociali e culturali adattivi e selettivi o se vi siano ancora spazi per un compito scolastico di promozione autentica delle qualità di ognuno. Si tratta della contrapposizione tra scuola del merito, selettiva, semmai compensatoria, adatta ad alcuni e educazione inclusiva, adatta a ognuno, popolare nel senso più autentico del termine. Alla consapevolezza di questa alternativa drastica, che sembra impossibile convertire in una
dialettica costruttiva, Andrea Bortolotti perviene attraverso la rielaborazione della propria esperienza scolastica come insegnante.
(dalla prefazione di Piergiorgio Reggio)

Andrea Bortolotti nasce nel 1967. Terminati gli studi universitari si dedica all’insegnamento nella formazione professionale, dove ancora oggi lavora. Prima di quest’ultimo, ha pubblicato tre libri: in Clap! racconta un’esperienza di scuola inclusiva, in Lettere a Nick si rivolge a un ragazzo che sta per abbandonare gli studi, nei racconti brevi di Tre storie affronta il tema della relazione tra padre e figlio.

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